aprile 2025
Nessuno
Quando arriverà la mia ora cosa cambierà aver vissuto come se importasse davvero? Come se sul serio fosse diverso godere o faticare improvvisare o pianificare pensare di contare qualcosa di essere qualcuno oppure nel qui e ora perdersi. Riconoscersi come bambini di fronte alla paura o dominarla che differenza può fare se non c'è un futuro dal quale guardare giudicare scusare quella velleità commessa quando eravamo troppo giovani per capire davvero non come adesso però, domani, come adesso. Chi scuserà il mio vivere se non il me di domani? Ma quel giorno nessuna scusa nessun futuro mi sarà babbo quell'ultima volta in quell'ultimo pensiero di me stesso sarò solo padre non più figlio di nessuno.
Fragile
Me ne vado a spasso a volte da solo, altre con la mia solitudine. Guardo gli altri, e mi chiedo se - ora - sono soli o se lei è invece lì, con loro ad ascoltarli mentre lamentano le quotidiane sventure o si chiedono se c'è, da ringraziare, un Dio per quel sorriso che hanno visto stamattina sulla bocca del bebè. Oppure se sudano per la squadra del cuore di nuovo in zona retrocessione.
Pokémon
Con gli occhietti mi hai guardato d'in braccio a lei, e hai detto "allora anche io dovrò morire?" ma poi - come tutti - lo hai dimenticato. E ora sai cosa vuoi fare da grande e ti addormenti sperando di trovare quella carta un po' più bella che - dicono - vale almeno venti ore (con il giusto compratore).
L'ultimo giorno
L'ultimo giorno che mi hai tirato per la manica mentre guardavo lo schermo di quel maledetto computer pieno di cose (non davvero) difficili e importanti non lo sapevo mica che era l'ultimo. Ah! se l'avessi saputo, che era la mia ultima chance prima della tua resa rassegnazione all'impermeabilità dell'adultità sì! se avessi saputo, cosa avrei fatto? Mi sarei girato piano, ti avrei guardato negli occhi e con tutto il mio amore di babbo ti avrei detto: "Stasera non posso, devo studiare." Come ogni altra, maledettissima volta. E oggi sarei qui, a maledirmi, come sono ora.
Soldi
A un certo punto, per la terza volta ramingo perso fra i deliranti flussi dell'umano consorzio contro la paura del freddo, della fame, del domani ho capito perché in piazza nel mio paese c'è ancora il mercato. Il necessario trova nell'inutile il suo ultimo rifugio prima che il senso si disperda in una solitudine digitale globale, universale.